Una delle panchine rosse che ricordano i femminicidi compiuti in Italia
Il sensazionalismo dei media e la sterile polemica politica stanno seminando fake news a go-go. E lo fanno da anni. Sia sul tema della sicurezza in generale, sia sui femminicidi in particolare.
Come già scritto su ItaliaOggi dell’11 febbraio 2023, in Italia ormai da tanti anni non esiste un tema legato alla sicurezza: analizzando i dati Istat, ovvero gli unici numeri oggettivi e incontestabili, infatti, ci si rende conto che nel 2022 in Italia sono stati commessi in tutto 322 omicidi (196 uomini e 126 donne).
Uno dei dati più bassi in Europa: l’Italia è il terzo paese più sicuro del Vecchio continente dopo Norvegia e Svizzera, secondo una indagine Eurostat. Vero è, invece, che l’Italia era molto insicura in passato: nel 1991, ad esempio, gli omicidi furono 1916 (di cui 220 donne), e nel 1982 i morti ammazzati erano stati 1983.
Quindi, la scomparsa del terrorismo e la bassa intensità delle guerre per mafia, camorra, ‘ndrangheta o sacra corona unita hanno ridotto moltissimo i casi cruenti di cronaca nera.
In queste settimane si sta scatenando, invece, una seconda campagna, tutta mediatica, legata ai femminicidi.
Ma è un fenomeno che esiste davvero? Anche in questo caso, guardiamo ai dati Istat: nel 2002 in Italia ci furono 187 omicidi di donne, nel 2003 salirono a 192. Da lì in poi, e quindi negli ultimi 20 anni, si assiste a un calo tendenziale costante, arrivando ai 148 del 2014, ai 123 omicidi femminili del 2017, e i 111 del 2019.
C’è stata una lieve ripresa nel 2020 (116), nel 2021 (119) e nel 2022 (126), fenomeno che già era capitato in passato (per esempio si è passati dai 158 omicidi di donne nel 2010 ai 170 nel 2011 fino ai 179 nel 2013). Tuttavia nel 2023, secondo i dati del ministero degli interni al 19 novembre, gli omicidi di donne in Italia sono arrivati a 106 e quindi si presume che non possano toccare livelli record entro la fine dell’anno.
Perciò, studiando i numeri oggettivi, emerge che è falso che si uccidano più donne che in passato, anzi, se ne uccidono meno. Vero è, invece, che il calo generalizzato degli omicidi in Italia negli ultimi 40 anni ha riguardato soprattutto gli uomini, mentre il dato sul target femminile è certamente sceso, ma molto meno.
Questo significa che se nel 1991 gli omicidi femminili pesavano per appena l’11,4% del totale, nel 2022, invece, pesano per il 39%. L’Italia è riuscita, insomma, a sconfiggere terrorismo e, almeno parzialmente, mafie e delinquenza comune, ma lo sviluppo culturale e sociale, al contrario, ha inciso un po’ meno sulla violenza domestica e i delitti passionali.
Fonte : Italia Oggi