Brighton, Aston Villa e Toulouse sono state autorizzate dalla Uefa a giocare nelle competizioni europee la prossima stagione nonostante i loro proprietari abbiano legami con altri club qualificati.
Tuttavia l’Uefa ha proibito i club partner – Brighton e Union Saint-Gilloise; Villa e Vitória Guimarães; Tolosa e Milan – dallo scambio di giocatori tramite cessioni o prestiti prima della fine del mercato estivo del prossimo anno.
Ciò impedirebbe il tipo di mossa in prestito che l’attaccante giapponese Kaoru Mitoma ha fatto tra Brighton e Union per la stagione 2021-22. Anche l’Uefa ha stabilito: “I club non stipuleranno alcun tipo di cooperazione, accordo tecnico o commerciale congiunto. I club non utilizzeranno alcuno scouting congiunto o database di giocatori”.
L’Uefa ha redatto le regole sulla proprietà multi-club 25 anni fa per proteggere l’integrità delle sue competizioni quando le squadre potevano essere sorteggiate per affrontarsi durante la stagione. Gli investigatori nominati dall’Uefa hanno valutato tre casi nelle ultime settimane.
L’organo di governo ha preso atto dei “significativi cambiamenti da parte dei club e dei relativi investitori” per conformarsi alle regole che “limitano sostanzialmente l’influenza e il potere decisionale degli investitori su più di un club”.
Il Brighton può fare il suo debutto europeo in Europa League dopo aver convinto la giuria del club finanziario dell’Uefa che il suo proprietario, Tony Bloom, non ha un’influenza decisiva anche sull’Union, che è nei playoff di qualificazione all’Europa League.
I proprietari dell’Aston Villa hanno ridotto la loro quota la scorsa settimana nel club portoghese Vitória ed entrambe le squadre accederanno ai turni di qualificazione per l’ Europa Conference League .
I vincitori della Coppa di Francia, il Tolosa, entrano in Europa League nonostante i legami con la società di investimenti americana RedBird Capital Partners, proprietaria della squadra di Champions League del Milan. Se il Milan arrivasse terzo nel proprio girone di Champions League, passerebbe alla fase a eliminazione diretta di Europa League.
Nei casi di proprietà multi-club, le regole Uefa danno la priorità alla squadra che si è classificata più in alto nel proprio campionato nazionale. La squadra di livello inferiore ha rischiato di essere rimossa.
Le regole multi-club sono state testate soprattutto nel 2017 da RB Lipsia e RB Salisburgo, che la Uefa ha fatto entrare insieme in Champions League nonostante facessero entrambi parte del gruppo Red Bull. In quel caso non sono stati imposti limiti di trasferimento e i club hanno continuato a scambiarsi spesso tra loro.
La sentenza di venerdì ha messo fine alla prospettiva del passaggio del Tottenham, ottavo in Premier League, alle competizioni europee.
Fonte: The Guardian