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L’antitrust italiano abbassa l’indagine sui prezzi su A2A e Hera, parzialmente conferma per gli altri

Venerdì l’Antitrust italiana ha dichiarato di aver archiviato l’indagine sulle società energetiche A2A (A2.MI) e Hera (HRA.MI) per sospetta fissazione impropria dei prezzi di gas ed elettricità.

L’agenzia ha anche affermato che la sua indagine su altre utility tra cui Eni (ENI.MI) ed Enel (ENEI.MI) non coprirà più le variazioni di prezzo per i contratti che erano già scaduti o stavano per scadere.

La decisione arriva dopo che il governo italiano è tornato sulla questione questa settimana , consentendo alle utility di procedere con le modifiche ai contratti di fornitura di gas ed elettricità in scadenza che l’Antitrust aveva precedentemente sospeso.

L’antitrust ha dichiarato di aver trovato prove che Hera e A2A avevano modificato i prezzi solo per contratti scaduti o in procinto di scadere, il che significa che non aveva più motivi per indagare su di essi.

Restano invece sotto inchiesta Eni, Enel, Edison (EDNn.MI) , Acea (ACE.MI) ed Engie (ENGIE.PA) per la presunta impropria fissazione del prezzo.

Alle cinque società energetiche sono stati concessi cinque giorni per ottemperare all’ordine di sospendere tutte le modifiche unilaterali di prezzo da loro introdotte per i contratti a tempo indeterminato, senza una data di scadenza chiara o predeterminata.

Fonte: Reuters

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