TRIESTE – Pallottole e paillettes al Rossetti: Chicago funziona anche in italiano Una festa di jazz, pallottole, paillettes e puro cinismo: è lo spirito di Chicago, uno dei musical più amati di tutti i tempi, e così è stato anche per la versione italiana diretta da Chiara Noschese, andata in scena ieri al Rossetti. Uno degli spettacoli più attesi della stagione, che ha riempito la platea come da aspettative. Uno spettacolo iconico, quello scritto da John Kander, Fred Ebb e Bob Fosse, soprattutto dopo la sua trasposizione cinematografica del 2022, di cui tutti conoscono i brani in lingua originale. La paura che la traduzione italiana potesse rompere la magia è stata scongiurata da numerosi punti di forza. Tra questi, le trovate registiche di Chiara Noschese e i costumi di Ivan Stefanutti, ma soprattutto un cast quasi perfetto.
Giulia Sol è una Roxy Hart incantevole e meschina come da copione, pur incarnando con umanità un patologico quanto comune bisogno di attenzione. Un concetto che è il perno della storia, dove le assassine sfruttano il loro crimine per avere successo in un mondo dove tutto è finzione. Nel proibizionismo o nell’era di Instagram, poco cambia. Un ottimo Brian Boccuni, forse la punta di diamante del cast, veste i panni dell’avvocato Billy Flynn senza fallire un colpo, mentre la regista Chiara Noschese, “tigre” da palcoscenico da decenni, strappa grandi risate come Mama Morton, la carceriera corrotta.
Una squadra di grandi personalità che oscura la Velma Kelly “sottotono” di Stefania Rocca, noto talento in grado di bucare il grande e piccolo schermo, ma non proprio a suo agio con canto e coreografie. Quasi soprannaturale, invece, la voce controtenorile di Luca Giacomelli Ferrarini nel ruolo en travesti della giornalista Mary Sunshine, mentre Gabriel Ruiz è un Amos tutt’altro che invisibile (come lo vorrebbe il personaggio), e porta a casa una bella dose di applausi finali.
Non da meno il gruppo di ballerini e cantanti, che ricoprono a turno svariati ruoli minori, ma è facile immaginarli anche nei ruoli principali. Notevole il contributo di Franco Miseria (coreografie), Lele Moreschi (scene), Francesco Vignati (luci) e Giorgio Calabrese (traduzione, adattamento e versi italiani). Lo spettacolo va in scena fino all’11 novembre alle ore 20.30 alla Sala Assicurazioni Generali del Politeama Rossetti e il 12 novembre alle ore 16.
Fonte : Trieste Prima