Ha suggellato il rinnovo del suo mandato fino al 2030 con un parere dagli effetti dirompenti. Fresco di riconferma nel ruolo di Avvocato generale della Corte di Giustizia dell’Unione europea, ieri Giovanni Pitruzzella ha sostenuto che Apple potrebbe dover pagare 13 miliardi di euro di tasse arretrate all’Irlanda.
Il parere di Pitruzzella
Secondo la Commissione Ue, il colosso tecnologico americano ha ottenuto vantaggi fiscali indebiti e distorsivi della concorrenza dal governo di Dublino, arrivando a pagare imposte sui profitti bassissime, con aliquote fino allo 0,005%. Nel 2016, quindi, Bruxelles ha ordinato all’Irlanda di recuperare 13 miliardi di tasse arretrate dovute da Apple per il periodo compreso fra il 2004 e il 2014, più interessi. Nel 2020, però, la ricostruzione di Bruxelles è stato rigettata in primo grado dal tribunale Ue che ha cassato il provvedimento sanzionatorio. Da qui il ricorso in appello e il parere di Pitruzzella, secondo cui la decisione dei giudici di prime cure è viziata da errori in diritto: di conseguenza, il processo contro Apple è da rifare. Benché non vincolante, il parere dell’Avvocato generale è spesso seguito dalla Corte di Giustizia Ue che potrebbe dunque presto riaprire il caso.
La carriera da giurista
Nato a Palermo nel 1959, Pitruzzella ha ricoperto nella sua carriere di giurista diversi incarichi istituzionali. Dopo la laurea in giurisprudenza all’università di Palermo, è stato professore in diversi atenei, diventando consulente giuridico della Presidenza del Consiglio dei ministri duranti i governi Ciampi e Dini. Nel 2011 Camera e Senato lo hanno nominato presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (l’Antitrust), ruolo ricoperto sino ad ottobre del 2018, quando Pitruzzella è stato designato dalla Corte Ue come Avvocato generale. Incarico riconfermato per altri sei anni lo scorso 8 ottobre.
Fonte : Corriere