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‘Trieste Capitale Marittima Italiana’ Al via Il Forum Risorsa Mare



14.09.2023 – 12.45 – È in corso di svolgimento, nella cornice modernista della Stazione Marittima di Trieste, la prima edizione del Forum Risorsa Mare: un appuntamento di confronto annuale che si svolgerà dal 2023 in poi in una diversa città italiana devota, per sua natura, al mare. Trieste è apparsa una scelta naturale per l’esordio, considerando come il Forum si proponga di indagare le possibilità di sviluppo economiche, sociali e politiche connesse all’elemento marittimo, sulla scorta di una geopolitica (Limes docet) che s’interrogava da anni, perché l’Italia fosse così estranea al suo stesso mare, specie a livello di intervento del ‘pubblico’, del governo. Non a caso il filo rosso della ‘due giorni’ è proprio il Piano Nazionale del Mare, elaborato e approvato dal CIPOM (Comitato interministeriale per le Politiche del Mare). Lo strumento di programmazione del quale si è dotato il Governo Meloni si propone infatti di avviare una politica marittima coerente e unitaria, aggiornabile ogni tre anni.
L’edizione, in corso ma sostanzialmente ‘a porte chiuse’, si svolge in collaborazione con The European House – Ambrosetti, il Ministero per la Protezione civile e le Politiche del mare e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Innumerevoli i temi all’ordine del giorno, riflesso della variegata eterogeneità del Piano del Mare; si va naturalmente dalla logistica e portualità, all’industria marittima, all’energia del mare, alla filiera ittica, alla tutela ambientale, alla subacquea, al turismo costiero e infine, in un ambito geopolitico, alla cooperazione internazionale. Il Forum dedicava attenzione all’ambiente, ma solo come una delle tante cose ‘da fare’; già dal titolo l’enfasi è sul mare come risorsa da sfruttare, da scavare (in senso letterale, si parla di risorse presenti nei fondali), da capitalizzare, da mettere a reddito

Sono d’altronde i numeri stessi a comunicare fino a quale punto mare e Italia, mare ed economia italiana siano strettamente interconnessi. L’Italia infatti, nell’ambito dell’economia del mare, è il terzo Paese UE per valore aggiunto con 24,5 miliardi e per occupati, con 540mila posti di lavoro. Il sistema economico marittimo contribuisce con 65 miliardi al PIL del Paese, con un moltiplicatore di 2,7.
Nell’ambito logistico inoltre l’Italia ha la maggior quota di mercato (38%) nei servizi delle Autostrade del Mare; mentre nell’ambito della pesca è al terzo posto in UE-27 per il valore della produzione della filiera ittica e al primo posto per valore unitario della produzione.
Infine è grazie al mare, stando alle analisi, se l’Italia è la quarta destinazione turistica in UE e la prima destinazione croceristica in Europa, attraendo il 27% del totale passeggeri.

Alla presentazione del Forum è intervenuto il sindaco del Comune di Trieste Roberto Dipiazza, recando i saluti della città; nell’occasione Dipiazza ha ricordato il forte legame tra Trieste e Stati Uniti, alla luce dell’arrivo ormai prossimo della portaerei USS Gerald Ford, un colosso di 340 metri con oltre 4mila effettivi di equipaggio. La crescita di Trieste,  ha ricordato il sindaco, è connessa a quella del porto, pertanto un evento come il Forum Risorsa Mare giunge quanto mai appropriato.

Il Ministro per i Rapporti Economici con il Parlamento Luca Ciriani, una presenza familiare per il Friuli Venezia Giulia avendo origini pordenonesi, ha commentato che il Forum propone “la parola mare abbinata alla parola risorsa”, nel segno di “un impegno programmatico alla valorizzazione del mare”. Infatti “com’è possibile che l’Italia non valorizzi ulteriormente questa risorsa?” si è interrogato Ciriani. Il governo Meloni intende infatti “rilanciare la nostra potenza sfruttando il mare come risorsa infinita da sfruttare” e “Trieste in tal senso appare come una scelta naturale”.
Infatti nel Friuli Venezia Giulia “noi facciamo pezzi di mare tra i campi di pannocchie nel senso che il porto estende la sua filiera, si collega agli interporti, coinvolge l’intera regione”. Un esempio che s’intende seguire anche a livello nazionale.

È poi intervenuto anche il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci che ha sottolineato come, col Piano Nazionale del Mare, “abbiamo proiettato all’estero un messaggio nuovo e diverso”, ora ulteriormente raffinato col nuovo Forum che “vuole e deve essere un momento di confronto”. Trieste, quale sede, è “straordinaria per la forza evocativa del suo passato, presente e futuro” e “in questo contesto può assumere un ruolo strategico importante”. Il Piano del Mare ha permesso di mettere assieme “dieci dicasteri connessi al mare che non avevano avuto modo di dialogare”; infatti “l’Italia tra le nazioni UE è quella cresciuta maggiormente da e per il mare, eppure non ha una coscienza marittima”. Pertanto serve che il mare sia “motore di crescita dell’Italia come lo è stato per Trieste”. Un mare, quello Mediterraneo, “non più di frontiera, ma di cerniera”, “stretto tra due Stretti, ma con grandi ambizioni”, un riflesso dell’Italia quale “naturale cerniera tra mondo orientale e occidentale”.

Il cuore della presentazione del Forum Risorsa Mare era naturalmente costituito dall’intervento della premier Giorgia Meloni; si era a lungo pronosticato una presenza ‘dal vivo’, ma la premier ha mandato un videomessaggio a distanza, preparato in precedenza.
La premier ha definito “Trieste città meravigliosa, una capitale marittima italiana”, come d’altronde l’Italia, la quale ha “una millenaria vocazione agli scambi, dai tempi delle Repubbliche Marinare”, una “naturale piattaforma tra oceano atlantico e indo-pacifico”. Occorre pertanto “invertire la rotta, guardare specificatamente al mare con un apposito Ministero”, con l’obiettivo ultimo di trasformare l’Italia “nell’hub energetico dell’Europa”, valorizzando poi la “produzione dell’energia rinnovabile” e difendendo il “primato italiano nella cantieristica e nell’armatorialità”, senza poi dimenticare le eccellenze del “turismo, della pesca, dell’acquacoltura”. Un capitolo particolare è stato dedicato alla premier alla “corsa alle risorse geologiche dei fondali e alle risorse sommerse”, da sfruttare per l’indipendenza energetica.

Fonte : Trietall News

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