Un giovane Clint Eastwood ne stringeva uno tra indice e pollice della mano destra in “Per un pugno di dollari“, di Sergio Leone. E in “Anatomia di un omicidio“, di Otto Preminger, girato nel ’59, il brillante avvocato interpretato da James Stewart, li offriva ad amici. Il sigaro toscano ha una lunga tradizione negli Stati Uniti: non è solo l’icona dell’italianità, ma un mercato florido. L’Italia è il più grande produttore di tabacco nell’Unione Europea, con una produzione di circa 50 mila tonnellate all’anno. E gli Stati Uniti si confermano il mercato piu’ importante, con un valore di 6,1 milioni di dollari di tabacco italiano esportato, e 7,9 milioni di dollari di quello importato.
Numeri emersi ieri a Washington, dove si è celebrata la tradizione della cultura del tabacco con un evento ospitato nella sede dell’ambasciata d’Italia. “Italian Cigar“, in collaborazione con la Premium Cigar Association e Manifatture Sigaro Toscano, ha visto molte personalita’ dell’economia e del settore. C’erano, tra gli altri, Lamberto Moruzzi, capo dell’Ufficio per gli affari economici, commerciali e scientifici dell’ambasciata; Stefano Mariotti, Ceo di Manifatture Sigaro Toscano; Greg Seamster, vicepresidente della Universal Leaf Tobacco Company, e Scott Pearce, direttore esecutivo della Premium Cigar Association. Presente anche una delegazione bipartisan del Congresso degli Stati Uniti. Moderato dall'”ambasciatore” in Usa per il sigaro toscano, Michael Cappellini, si e’ parlato dell’eredita’ bicentenaria della tradizione del sigaro toscano e analizzato il quadro economico del mercato americano.
La produzione mondiale di tabacco in foglie è oggi di circa 4.900.000 ton, di cui oltre il 45% è prodotto in Cina prevalentemente per consumo interno, il principale esportatore mondiale è il Brasile, seguito a distanza da USA, India, Zimbabwe e Malawi. Il tabacco greggio prodotto nella Ue rappresenta circa il 3,7% della produzione mondiale complessiva e il 7,5% del commercio mondiale. L’Italia è il primo produttore di tabacco greggio dell’Unione europea, con una quota del 27% e volumi complessivi intorno a 50.000 ton; anche se la tabacchicoltura è diffusa oggi in 9 regioni, dal nord al sud della penisola, il 97% del tabacco viene coltivato in sole 4 regioni; la Campania, l’Umbria, il Veneto e la Toscana, in Italia vengono coltivate tutte le varietà di tabacco, ad eccezione dei tabacchi Orientali, prodotti solo in Grecia e Bulgaria. Gli altri Paesi produttori Ue, in base ai volumi, sono: Spagna, Polonia e Grecia (tutti tra il 15% e il 16%), Bulgaria (9%), seguiti da Croazia, Francia, Germania e Ungheria (tutti tra il 3% e il 5%), produzioni minori sono registrate in Romania e in Belgio (Fonte Masaf).
Fonte : RaiNews