Nel 2023 Friuli Venezia Giulia e Veneto registreranno la crescita di Pil maggiore del Paese, pari allo 0.82%. Sono Lombardia e Nordest a trainare l’economia italiana: in queste regioni si produce infatti quasi la metà del prodotto interno lordo nazionale: il 46,3% nel 2022, per un valore di 883 miliardi di euro.
A dirlo è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, secondo il quale il nuovo triangolo industriale allargato Milano – Bologna – Venezia ha scalzato quello storico Milano – Torino – Genova.
A dimostrarlo, secondo la Cgia, sono anche i flussi di tir lungo le autostrade. Sulla A4 Venezia-Trieste i mezzi pesanti in transito sono superiori a quelli che viaggiano lungo la A7 Milano-Serravalle, che collega il capoluogo lombardo con Genova. Così come i tir che si contano quotidianamente nel tratto Udine-Tarvisio della A23 superano quelli della A6 Torino-Savona.
Il settore produttivo del Friuli Venezia Giulia – evidenzia la Cgia – sta dimostrando livelli di resilienza impensabili fino a qualche anno fa.
“Il percorso avviato in questi anni – ha rilevato Fedriga – non solo colloca il Friuli Venezia Giulia al vertice di una graduatoria di redditività e quindi di lavoro e di occupazione, ma comprova la solidità di un’economia testata da fasi di difficoltà internazionali senza precedenti legate prima alla pandemia poi alla guerra. Lavoriamo in questo secondo mandato di legislatura regionale sul solco tracciato nel quinquennio precedente perché questa centralità del Friuli Venezia Giulia si rafforzi e diventi sempre più non solo di numeri assoluti ma di filiera entro il contesto industriale e finanziario nazionale, sfruttando le leve strategiche che abbiamo individuato nella logistica, nella ricerca e nell’attrazione di investimenti”.
Fonte : Telefriuli