Il primo ministro Giorgia Meloni chiede test a livello europeo sugli arrivi dalla Cina, nonostante i primi risultati “incoraggianti”.
Finora non ci sono segni di nuove varianti di COVID-19 tra i passeggeri arrivati in Italia dalla Cina nei giorni scorsi, ha detto il primo ministro italiano Giorgia Meloni, mentre chiedeva un nuovo regime di test a livello europeo per proteggersi dalla minaccia da un coronavirus risorgente.
Mercoledì , l’ Italia è diventata il primo paese europeo a introdurre test antivirus obbligatori per le persone che arrivano dalla Cina. La decisione di Pechino di revocare le politiche di blocco all’inizio di questo mese ha innescato un’ondata di casi, suscitando preoccupazioni in tutto il mondo che potrebbe emergere una nuova pericolosa variante.
Giovedì, in una conferenza stampa a Roma, Meloni ha affermato che il sequenziamento genomico dei casi positivi in arrivo negli aeroporti di Milano dalla scorsa settimana ha mostrato solo la variante Omicron.
Meloni ha detto che le autorità lombarde stavano sequenziando il virus, “perché dobbiamo sapere se quello che sta arrivando è qualcosa che abbiamo già visto, e quindi coperto dai vaccini oppure no… Dei 30 casi che stiamo sequenziando, i primi 15 sono tutti Omicron , che è già presente in Italia”, ha affermato. “Quindi, per ora, è abbastanza rassicurante.”
Meloni ha affermato che il governo aveva chiesto all’UE una risposta a livello di blocco sui test obbligatori, altrimenti temeva che la politica italiana sui test rischiasse di essere inefficace. “Sulla Cina abbiamo preso provvedimenti immediati”, ha detto. “Ma questa misura potrebbe non essere del tutto efficace se non viene presa da tutta l’Ue, perché possiamo farlo per i voli diretti ma non per quelli con transito”.
Meloni ha detto che il governo ha scritto al commissario Ue per la salute e “spera” e “aspetta” di sentire se l’UE accetterà la richiesta dell’Italia. Giovedì, i funzionari sanitari dell’UE si sono incontrati per esaminare la situazione e hanno deciso di continuare a lavorare per un risposta a livello di blocco, ma si fermò prima di definire qualsiasi dettaglio sulla nuova azione.
Il ministro della Salute italiano Orazio Schillaci ha affermato che il basso uso e l’efficacia dei vaccini hanno contribuito a creare le condizioni ideali per una nuova ondata di infezioni in Cina. “Ci sono poche vaccinazioni in Cina, uno scarso livello di protezione dei vaccini usati, e poche dosi… Omicron fino a poco tempo fa circolava poco con bassa immunità ibrida”, ha detto in una riunione del Senato a Roma. “Poi quest’autunno è arrivata la tempesta perfetta.”
Fonte: Politico